PROGETTO ECOMUSEI DEL PAESAGGIO DEL MONTEFELTRO

ECOMUSEI DEL PAESAGGIO DEL MONTEFELTRO

Progetto  GLI ECOMUSEI DEL PAESAGGIO DEL MONTEFELTRO

Tra natura, storia e cultura

I Centri di Educazione Ambientale Terre Alte
lavorano ad un nuovo progetto culturale

Come si può coniugare: conservazione e sviluppo, cultura e ambiente, identità locale e turismo, di un territorio?  

La rete dei Centri di Educazione Ambientale del CATRIA, NERONE E FURLO, risponde con l‘istituzione degli Ecomusei del Paesaggio Rurale del Montefeltro.

un lunga fase di gestazione post covid e la partecipazione ad un bando del GAL Montefeltro  (Misura 19.2.7.6 dei fondi LEADER), ci ha permesso di dare vita ad un’idea progettuale innovativa per la Regione Marche e più in generale per il territorio del Montefeltro, nasce così il progetto “WELCOME” Ecomusei del Paesaggio Rurale del Montefeltro.

Ma cos’è un ecomuseo ?

L’esperienza degli ecomusei nasce in Francia all’inizio degli anni 70, grazie all’intuizione del museologo Georges Henri Riviére. L'ecomuseo è un’istituzione culturale, un’agenzia di ricerca e di servizi, uno spazio dove conservare la memoria di una comunità ed al contempo immaginare una idea di futuro.
La rete degli ecomusei del paesaggio rurale del Montefeltro sarà uno spazio sia fisico che concettuale dove in forma permanente, su un territorio, con la partecipazione della popolazione, si estrinsecano le funzioni di ricerca, conservazione, valorizzazione di un insieme di beni naturali e culturali, rappresentativi di un ambiente e dei modi di vita che lì si sono succeduti.

Durante la realizzazione del progetto abbiamo avuto l’opportunità di raccogliere, ordinare, valorizzare, una immensa mole di dati, informazioni, testimonianze. Abbiamo quindi tentato di mettere a sistema la complessità che caratterizza un progetto sul paesaggio. Il risultato raggiunto dal team di ricercatori della rete CEA è stato quello di lavorare non su una, ma su tre direttrici culturali:

Ecomuseo Geo-Paleontologico  ;

Ecomuseo della Biodiversità e del Tartufo;

Ecomuseo del’ Alchimia e del tempo .

I dati sono stati raccolti in un Atlante: con oltre 150 e più punti d’Interesse mappati su territorio, numerosi sono anche gli itinerari progettati, ed alcuni sono stati valorizzati. Da questo lavorio, sono state definite tre Mappe di Comunità che hanno dato vita ai tre Ecomusei.

Il progetto si rivolge ai residenti ma anche ai turisti più curiosi, agli attori pubblici e a quelli privati, ai giovani e agli anziani. Si vogliono mettere in luce valori e peculiarità del patrimonio materiale e immateriali del territorio. Contemporaneamente i visitatori avranno a disposizione, “Il territorio come museo" L'area può essere percorsa, esplorata e goduta da ogni genere di fruitore, purché responsabile e consapevole, i punti di interesse e gli itinerari saranno facilmente accessibili al pubblico anche tramite la creazione di visite guidate, percorsi con servizi informativi innovativi, verranno inoltre organizzati periodicamente eventi culturali a tema con il coinvolgimento di esperti dei vari settori  che collaborano con i CEA.

A lavoro quasi finito e facendo una riflessione a ritroso, forse l’obiettivo più ambizioso che abbiamo raggiunto, è quello di aver stimolato “la gente” per far emergere altri punti di vista: meno antropocentrici, meno inclini a vedere nel territorio un bene di consumo, meno portati a dare tutto per scontato e/o ammissibile.
Questa riflessione ha portato ad un nuovo approccio professionale anche da parte degli educatori/guide che lavorano nei CEA, I quali hanno elaborato proposte innovative di educazione ambientale e/o esperienze turistiche, con approcci più orientati alla ricerca di relazioni equilibrate con sé stessi e quello che ci circonda, più rivolte ad una sostenibilità ambientale e più pronti ad accogliere nell’altro, sia esso uomo, animale, vegetale, una prospettiva autonoma, altrettanto sensata della nostra.

Gli Ecomusei, quindi, sono e saranno un progetto in progress. Che dopo una prima fase di studio/concertazione con gli attori sociali del territorio, continueranno il loro lavoro rendendosi sempre più visibili con la costruzione di eventi culturali, organizzazione di visite turistiche e didattiche, promozione di esperienze Outdoor, ecc.

Gli Ecomusei come custodi di una memoria collettiva, divulgatori di saperi e luoghi di evoluzione, un organismo che, pur rivolgendosi anche ad un pubblico esterno, hanno come interlocutori principali gli abitanti della comunità, i quali, anziché visitatori passivi, vogliono diventare protagonisti attivi del proprio futuro.